Sabato 23 Febbraio 2019
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IL PRESIDENTE DEL COPERCOM RISPONDE ALLA BELLA SOLLECITAZIONE
DEL GIORNALISTA BANCHINI A PROPOSITO DEL RUOLO DELL'ASSOCIAZIONISMO CATTOLICO
DEL GIORNALISTA BANCHINI A PROPOSITO DEL RUOLO DELL'ASSOCIAZIONISMO CATTOLICO
di Massimiliano Padula
È giornalisticamente efficace e, nello stesso tempo, carica di significato la metafora che l’amico Mauro Banchini usa a proposito delle 29 Associazioni del Copercom. Secondo il giornalista toscano il nostro Coordinamento potrebbe essere una vera e propria “potenza di fuoco”. Banchini usa un’espressione guerresca ma lo fa in chiave positiva, spiegando chiaramente come le 29 associazioni avrebbero le carte in regola per incidere nel dibattito culturale relativo ai temi del digitale. Il suo articolo, ospitato sul sito dell’Ucsi, non mi ha lasciato indifferente. Anzi mi ha chiamato prepotentemente in causa sia come piccolo studioso di processi sociali che come presidente del Copercom. Reagisco alla sua sollecitazione partendo da una considerazione forse un po’ spinta ma a mio parere appropriata: i processi digitali nuocciono gravemente alla salute dell’associazionismo. È innegabile che i media, fagocitando tutto l’esistente e rispondendo ai bisogni più disparati, annullano i cosiddetti corpi intermedi. Provo a fare degli esempi
70° DI FONDAZIONE (1949-2019)
Sono trascorsi settant’anni dalla nascita dell’Acec – oggi Acec-Sdc – con il compito, ricevuto dalla Cei, di “coordinare, rappresentare, riunire, promuovere e tutelare le Sale della Comunità”. “Una scelta associativa quella del ’49 – spiega il presidente Adriano Bianchi – che giungeva come frutto di un lungo processo”
SVILUPPO SOSTENIBILE
La Fidae sarà presente con un proprio stand alla Conferenza internazionale “Religioni e obiettivi di sviluppo sostenibile”, in programma dal 7 al 9 marzo in Vaticano. La Federazione istituti di attività educative è stata invitata a partecipare dal dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale per illustrare “le buone pratiche”
PROTEZIONE MINORI
di Ivan Maffeis*
Verrebbe da dire che quest’anno la nostra Chiesa inizia il tempo della Quaresima con un paio di settimane d’anticipo sul calendario. L’incontro dei Vescovi promosso da Papa Francesco sulla protezione dei minori è occasione di sincera conversione fatta del riconoscimento delle responsabilità nella loro gravità
INCONTRO A MLANO CON TAJANI
“Sì all’Europa, per farla”. Questo il tema dell’incontro promosso da Mcl e associazione culturale Esserci (Milano, 8 marzo) in vista delle elezioni europee di maggio. Introdurrà e modererà i lavori Carlo Costalli, presidente del Movimento cristiano lavoratori. Concluderà Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo
FORMAZIONE CATTOLICA IN RETE
Pubblicato il dodicesimo “Tutorial WeCa per la formazione e la comunicazione cattolica in rete”. I filmati, condotti dal giornalista di Tv2000 Fabio Bolzetta, sono realizzati dai Webmaster cattolici italiani in sinergia con Ufficio comunicazioni sociali Cei e Cremit. Nel nuovo tutorial quattro domande per fare chiarezza su “reale e virtuale”
IN VISTA DEL VOTO
In vista delle elezioni politiche europee (26 maggio), il primo numero di “Segno nel mondo” del 2019 approfondisce cosa significhi oggi essere Europa. Nel “dossier”, proposto dal trimestrale di Azione cattolica, il ritratto di un’Unione “affaticata eppure sempre più necessaria”. Cultura, società, vita di Ac e le pagine di spiritualità completano il numero
PRIME PROIEZIONI VOTO DI MAGGIO
di Gianni Borsa*
Un Parlamento europeo più frammentato, senza maggioranze precostituite, con una presenza sovranista ed euroscettica accresciuta ma pur sempre minoritaria. È il volto dell’Assemblea Ue che emerge dalle prime proiezioni del voto di maggio, rese note lunedì 18 febbraio a Bruxelles dal servizio stampa dell’istituzione Ue. Le proiezioni dei seggi sono basate su sondaggi nazionali realizzati entro il 6 febbraio da istituti specializzati e ritenuti “affidabili”, raccolti e rielaborati dall’agenzia Kantar per conto dell’Euroassemblea. I dati riguardano tutta l’Ue, suddivisi Paese per Paese e sono pubblicati in un documento di 160 pagine in inglese. Il Parlamento pubblicherà proiezioni aggiornate ogni due settimane fino alla fine di aprile e ogni settimana durante il mese di maggio. I primi exit poll saranno pubblicati il 26 maggio a partire dalle 18 (quando in alcuni Paesi, fra cui l’Italia, le urne saranno ancora aperte)
CONSIGLIO NAZIONALE AGESC
“San Paolo VI e l’alleanza tra scuola e famiglie”. Questo il tema al centro del Consiglio nazionale dell’Agesc (Associazione genitori scuole cattoliche) che si terrà a Brescia dal 23 al 24 febbraio. Oltre centocinquanta partecipanti con i presidenti provinciali e regionali dal Trentino alla Sardegna. L’Agesc approfondirà la figura di Paolo VI
PARLA MARJORY VAN DEN BROEKE
di Sarah Numico
“Se le persone non sono più in grado di distinguere tra bugie e verità, allora la democrazia e la vita morale delle persone sono in grande pericolo”: è questo il principio che ispira il lavoro dell’olandese Marjory Van Den Broeke, dal 15 gennaio 2018 capo di uno specifico ufficio del Parlamento europeo, la “rebuttal unit”
LOTTA ABUSI, BASSETTI (CEI) A METER
Il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana, ha incontrato oggi (18 febbraio) don Fortunato Di Noto, presidente e fondatore di Meter onlus. Era presente anche il vescovo di Noto (Siracusa) Antonio Staglianò. Bassetti ha espresso a Meter apprezzamento e riconoscenza da parte di tutta la Chiesa italiana
COOPERAZIONE
La missione in Mozambico delle Acli all’interno del progetto “Acli4Africa” è iniziata oggi, 18 febbraio. La delegazione firmerà un documento che istituisce un Enaip di diritto mozambicano, in modo che l’azione dell’ente di formazione delle Acli riceva un ulteriore slancio per la formazione professionale nel Paese africano
DAL 21 FEBBRAIO SUMMIT IN VATICANO. METER: CINQUE PREGHIERE DI VITTIME ABUSATE
Da giovedì 21 a domenica 24 febbraio si terrà in Vaticano “un incontro dei presidenti di tutte le Conferenze episcopali sul tema della protezione dei minori nella Chiesa”. Lo ha annunciato ieri (17 febbraio) Papa Francesco al termine dell’Angelus. Il Pontefice ha invitato “a pregare per questo appuntamento, che ho voluto come atto di forte responsabilità pastorale davanti a una sfida urgente del nostro tempo”. “L’appello di Papa Francesco – dichiara don Fortunato Di Noto, fondatore di Meter – è stato immediatamente accolto. Non può essere delegato solo ai leader della Chiesa cattolica ma a tutto il popolo di Dio affinché possa prendere sempre più coscienza (e responsabilità) del fenomeno, tragico e grave. Il grido di dolore dei piccoli e di chi non ha mai avuto occasione di essere accolto e ascoltato è diventato preghiera, è rivoluzione dell’Amore”
ASSEMBLEA STRAORDINARIA
Il 16 maggio si svolgerà l’Assemblea straordinaria della Fisc (Federazione italiana settimanali cattolici), a Fognano di Brisighella (Ravenna), per cambiare lo Statuto. Al termine dei lavori ci sarà “l’‘Agorà dei direttori’, un’occasione – spiega il segretario Mauro Ungaro – per confrontarci insieme sul momento che la nostra Federazione, le delegazioni e le singole testate stanno vivendo”
RINNOVATO IL COMITATO NAZIONALE
Si è svolto all’Università Cattolica di Milano, il 15-16 febbraio, il Convegno nazionale dell’Aiart (associazione spettatori d’ispirazione cattolica) che ha raccolto studiosi ed esperti. Ne è emersa una “fotografia” aggiornata dei cambiamenti sopravvenuti nel mondo digitale, analizzando e riflettendo sui punti focali della comunicazione: “parole, linguaggi, immagini e responsabilità”
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21/02/2019
Abusi intollerabili, sottovalutazioni e complicità, qualunquismo Prima c’era il pensiero debole, poi la società liquida, ora siamo entrati a vele spiegate nell’era delle 'idee a spanne'. Diventato allergico alle opinioni complesse, questo nostro tempo molto 'social' e poco 'cordial' sta vedendo proliferare la malapianta della conoscenza approssimata della realtà e del dettaglio amplificato a visione globale dell’universo, con il dilagante metodo del giudizio calato come una scure su questioni che richiederebbero una certa documentazione prima di esprimersi. Si sta perdendo l’abitudine di pronunciarsi esercitando la virtù della prudenza, cioè avendo presente la proporzione tra ciò di cui si parla e l’opinione che si esprime
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20/02/2019
Secondo una previsione temeraria del presidente del Consiglio, l’avvocato Giuseppe Conte, il 2019 sarà un anno bellissimo. La speranza di tutti è che abbia ragione. L’evidenza di questi primi cinquanta giorni direbbe il contrario. Siamo entrati ufficialmente in recessione. Le previsioni di crescita del nostro Pil sono franate allo 0,2 per cento, il gradino più basso d’Europa. La produzione industriale è balzata all’indietro del 5,5 per cento. Si è scoperto che l’agognato reddito di cittadinanza non arriverà a destinazione per un milione e mezzo di lavoratori poveri: sei su dieci degli aventi diritto, più della metà. In Abruzzo, alle Regionali di dieci giorni fa, ha votato il 53 per cento, una percentuale allarmante, tranne per chi pensa che la democrazia parlamentare sia un orpello da smantellare, un ostacolo tra popolo e capipopolo
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18/02/2019
Gli applausi nei talk-show andrebbero aboliti. E non per una questione estetica, che troppi applausi suonano volgari, come le risate finte nelle sit-comedy. Né per una questione di ordine pubblico, ché lo spettatore da casa arriva a dubitare delle facoltà logiche del paese quando la stessa platea si spella le mani sia per Salvini che per la Fornero. No!, gli applausi nei talk-show andrebbero aboliti perché annichiliscono il senso più profondo – ed etico – del lavoro giornalistico, che è (o dovrebbe essere) quello illuminista di fare luce (sui fatti) e lo trasformano nel suo opposto: dare luce (a qualcuno), attività tipica della propaganda
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14/02/2019
Dopo una lunghissima maratona negoziale cominciata lunedì a Strasburgo, Parlamento, Consiglio e Commissione Ue hanno trovato un accordo sulla riforma del copyright. Questa garantisce maggiori diritti e una remunerazione più equa a editori, artisti, autori e giornalisti nei confronti delle grandi piattaforme online come Google, Facebook o Youtube. "Con l'accordo appena raggiunto sulla direttiva del copyright proteggiamo la creatività europea. Musicisti, attori, scrittori, giornalisti, audiovisivo, avranno diritto a una giusta remunerazione anche dai giganti del web". Così il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani
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13/02/2019
“Video killed the radio stars” cantavano nel 1979 i The Buggles, quando dalla scatola magica cominciavano a comparire i primi videoclip, che si pensava avrebbero presto spazzato via la musica ascoltata in FM. Ma così non è stato e la radio ha continuato a colonizzare l’etere con la voce, nelle sue innumerevoli declinazioni: dai proclami del fascismo, all’opera classica, dalle previsioni meteo all’informazione h24, passando per le tavole rotonde, l’intrattenimento, e non ultimo la straordinaria diffusione del Vangelo, sulle ali dell’arcangelo Gabriele, patrono delle comunicazioni. A celebrare uno dei più potenti mezzi della comunicazione di massa e strumento di cooperazione internazionale, capace di promuovere la “perfetta informazione”, cioè libera, accessibile a tutti e rispettosa delle diverse culture, è oggi il World Radio Day
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13/02/2019
La libertà di stampa in Europa è fragile come mai lo è stata dai tempi della Guerra Fredda. Pertanto si rendono necessarie azioni mirate da parte degli Stati membri del Consiglio d’Europa per migliorare le “terribili condizioni” e fornire “protezione affidabile” per i giornalisti. A puntare il faro è il rapporto pubblicato dalle organizzazioni partner della Piattaforma del Consiglio d’Europa per la protezione del giornalismo e la sicurezza dei giornalisti. La relazione ritrae un quadro inquietante nel quale i responsabili di crimini violenti contro i giornalisti restano impuniti; le tutele legali sono progressivamente indebolite e negate; la capacità della stampa di essere contrafforte al potere è indebolita
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12/02/2019
Negli ultimi dieci anni pochi hanno visto il suo volto. Solo i suoi più stretti familiari, amici e collaboratori. Anche la sua data di nascita esatta è ignota. Eppure, Anas Aremeyaw Anas (nella foto), ghanese di circa 40 anni, è il giornalista investigativo più conosciuto del continente africano. Lavora con media locali e internazionali. Spesso usa telecamere nascoste per mostrare le prove dei suoi reportage. Per celare la sua identità, invece, utilizza solitamente un cappello da cui scende una cascata di treccine che gli coprono interamente il volto. L’unica volta che ha accettato di mostrarsi in un’intervista con la Bbc, il suo viso è stato alterato elettronicamente per renderlo irriconoscibile. L’anonimato è la sua maggiore protezione. Attraverso i suoi documentari, Anas ha infatti svelato gli alti livelli di corruzione nel calcio, denunciato casi di stregoneria e schiavitù e mostrato il dietro le quinte del sistema giudiziario deviato in Ghana. Il suo lavoro si scontra sempre con i poteri forti delle società africane
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