Il Foglio
L‘Express – Cosa pensa della cacciata di Alain Finkielkraut da Lci dopo la polemica suscitata dalle sue dichiarazioni sull’affaire Olivier Duhamel (politologo ed ex eurodeputato socialista accusato di aver abusato sessualmente del figliastro, ndr)?
Elisabeth Badinter – Credo sia il segnale che i media cominciano a sottomettersi ai social network. E’ evidente che ci sia una preoccupazione sempre più grande verso le opinioni manifestate sui social, e persino una paura di essere ridicolizzati attraverso questi canali per aver dato spazio a una certa idea, lasciato passare una certa parola in un articolo, o un certo disegno… E devo dire che sono rimasta sorpresa dal fatto che Lci, nel caso di Alain Finkielkraut, e il Monde, nel caso di Xavier Gorce, si siano sentiti obbligati a “cancellare” o a chiedere scusa. Sono dei media potenti – una rete televisiva e un giornale autorevole – che tuttavia sembrano irrequieti dinanzi alle indignazioni dei social network. Ciò significa che una minoranza sta imponendo la sua legge alla maggioranza: la legge del silenzio
L‘intervista
Nella foto la filosofa francese Elisabeth Badinter