PAOLINE ODV – Associazione Comunicazione e Cultura

L’Associazione Comunicazione e Cultura Paoline Odv, nata nel 2009, è un’organizzazione senza fine di lucro, apolitica e apartitica, dotata di una struttura democratica, aperta a tutti, composta da socie Figlie di San Paolo e da soci laici. L’Associazione, perseguendo finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, si affianca con particolare attenzione a coloro che vivono condizioni di disagio e di emarginazione e, fedele al patrimonio di valori che da sempre caratterizzano le Paoline, apre spazi di confronto sulle grandi questioni sociali che interessano il mondo contemporaneo.

L’Associazione sostiene, attraverso le sue molteplici forme, la dimensione comunicativa, in virtù di come essa rappresenti il veicolo di trasmissione dei valori condivisi e riconosciuti dai soci. La comunicazione è interpretata e vissuta come l’ambiente privilegiato che favorisce l’incontro, il dialogo e lo scambio di culture ed esperienze diverse.

Sin dalla sua costituzione, Paoline Odv si è proposta di promuovere la crescita integrale della persona attraverso l’educazione e la formazione ai media e con i media in una prospettiva solidale, aperta al dialogo. Per raggiungere questo fine di solidarietà sociale, l’Associazione realizza diverse iniziative formative e di promozione culturale valorizzando i molteplici linguaggi della comunicazione umana, attraverso cui contribuire allo sviluppo di una cittadinanza attiva, all’inclusione sociale, alla promozione e difesa dei diritti umani, specialmente di donne e bambini.

L’Associazione, condividendo speranze, luci e ombre di questo irripetibile tratto di storia, si rende inoltre protagonista di diversi progetti, a carattere nazionale e internazionale, alcuni dei quali avviati in collaborazione con altre realtà associative, volti a supportare gruppi di minori a rischio, sia italiani che stranieri; a prestare attenzione ai carcerati, ad aiutare le mamme straniere e i loro bambini nei primi anni di vita. Ci sono anche progetti che mirano a sostenere i bambini e le bambine, soprattutto nei Paesi poveri, proteggerli dalla violenza, dal sopruso, dalla cultura dei disvalori, e promuovere la scolarizzazione e l’istruzione, quali premesse per vincere la povertà.

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