One of Us, Marina Casini eletta presidente

Gli auguri delle 29 associazioni aderenti al Copercom e del responsabile Stefano Di Battista

Nei giorni scorsi Marina Casini (nella foto) è stata eletta all’unanimità presidente della Federazione One of Us, riunita al Parlamento europeo di Bruxelles per l’assemblea generale annuale. Succede a Jaime Mayor Oreja, che rimane nella Federazione come presidente onorario.

Alla vice presidenza è stato eletto lo spagnolo Pablo Siegrist, che sostituisce l’uscente Thierry de La Villegegu, entrambi della Federazione Jerome Lejeune.

Alla neo presidente giungano gli auguri di tutte le associazioni aderenti al Copercom e il sostegno e la collaborazione del presidente del Coordinamento, Stefano Di Battista. Casini è anche nel direttivo del Copercom.

«Marina Casini è un regalo della provvidenza, come lo è stato suo padre Carlo Casini, perché è insieme la miglior garanzia e il miglior rinnovamento per la Federazione One of Us per la difesa della vita umana, perché come dice Fabrice Hadjadj, “la logica dell’aborto è l’aborto della logica”», così Jaime Mayor Oreja, co-fondatore di One of Us insieme a Carlo Casini, passando il testimone alla Casini.

«Sono onorata di questo incarico. Ho fiducia nella nostra unità», ha dichiarato Casini, che si fonda sul «principio di uguaglianza, cardine della modernità, su una mobilitazione popolare, sull’unità  strategica e operativa di tutti coloro che vogliono difendere e promuovere la vita umana». La Federazione One of Us è la prima grande esperienza pro life europea, ha ricordato la neo presidente, che ha sottolineato come «siamo di fronte a un assedio contro la vita che Giovanni Paolo II chiamava ‘guerra dei potenti contro i deboli’». Per questo, ha aggiunto, «abbiamo il dovere di rafforzare il coordinamento organizzativo della nostra Federazione».

A dieci anni dalla nascita della Federazione, che riunisce 50 associazioni di 24 paesi europei, Marina Casini, presidente anche del Movimento per la vita italiano, giurista e docente di Bioetica e Biodiritto presso la sezione di Bioetica e Medical Humanities dell’Università cattolica di Roma, è la prima donna a dirigere questa organizzazione europea che difende il diritto alla vita e la dignità di ogni uomo e di ogni donna a partire dal concepimento fino alla morte naturale.

Sono quattro le linee guida della nuova presidente: «affermare il valore della vita significa porre la prima pietra per un generale rinnovamento morale e civile che guarda al futuro; costruire in modo corretto le idee di laicità, giustizia, libertà, democrazia, dignità umana, persona; un autentico impegno per la vita non alza barricate, ma costruisce ponti per l’incontro e varchi per il dialogo; il linguaggio e le azioni per la vita devono suscitare simpatia per la verità, che non va mai taciuta».