Pedofilia e pedopornografia, gli orchi non arretrano

Presentato il Report Meter 2023. Sempre più vittime: neonati e minori tra i 3 e i 12 anni. In aumento gli abusi sui disabili

È stato presentato oggi (19 marzo) ad Avola (Siracusa) il Report Meter 2023 su pedofilia e pedopornografia. Sempre più vittime: neonati e minori tra i 3 e i 12 anni. In aumento gli abusi sui disabili.

Il Report rappresenta «la summa del lavoro svolto dall’associazione Meter nel corso dell’anno appena finito: ma è anche – forse soprattutto – l’elenco di un dolore che non accenna a finire», osserva il fondatore don Fortunato Di Noto.

«La sfida contro la pedocriminalità non è un gioco. L’impegno è costante ed irrinunciabile ed è faticoso esprimere l’indefessa passione che ogni volontario di Meter mette per l’infanzia contro gli abusi. I numeri – prosegue don Di Noto –  riescono a costruire una realtà, scalfendo le corazze dell’indifferenza e dell’insensibilità. È già troppo un solo bambino abusato. Sono eccessivi i milioni di bambini che vengono violati nella loro intimità, annientandone la dignità. Sono numeri che raccontano un “disordine umano”, raccolgono storie di minori ai quali i pedocriminali – in un rapporto 1:1 – hanno rubato l’innocenza. Inquantificabili abusi dei quali il web – strumento irrinunciabile e positivo – ha amplificato la drammaticità, la criticità, nei numerosi naufragi dentro le periferie digitali. La pedofilia online – sottolinea il sacerdote –rappresenta una gamma di delitti tra i più efferati che si inquadrano nell’ambito della criminalità transazionale».

Il paese più ricco e potente al mondo è numero uno anche nella pedopornografia online: gli Stati Uniti d’America sono la nazione prima in classifica per quanto riguarda il numero di domini (le “targhe” dei siti web) con 613 indirizzi verificati e segnalati, seguiti dalle Filippine (215 segnalazioni) e il Montenegro (93).

Il numero di link denunciati quest’anno è di 5.745, «e molto materiale – spiega il Report – viene smerciato attraverso il deep o dark web, il lato oscuro della rete nel quale le associazioni a delinquere di tutto il mondo espandono i loro traffici dal momento che i siti di questa parte di Internet non vengono indicizzati dai motori di ricerca tradizionali: è quindi possibile, utilizzando un browser di nome Tor, accedere in piena riservatezza al deep web con la certezza di operare senza essere identificati».

«La rete di sostegno alla pedofilia – evidenzia Meter – è una vera e propria lobby strutturata e ben organizzata (raccolta fondi e giornata internazionale pro pedofilia) che fornisce consigli su come adescare i bambini e indica siti online dove è possibile trovare foto e video con contenuti pedopornografici. Numerosi i portali delle lobby e dei movimenti pro pedofilia che Meter ha denunciato in tutto il mondo».

Qui il Report integrale