Settimana e Festival della Comunicazione, vent’anni tra fede media e cultura

Copercom tra i patrocinatori delle due manifestazioni nate nel 2006 dall’intuizione di Società San Paolo e Figlie di San Paolo

La Settimana della Comunicazione (dal 25 maggio al 1° giugno) e il Festival della Comunicazione (dal 30 maggio all’8 giugno) celebrano vent’anni di impegno nella promozione di «una cultura della comunicazione ispirata ai valori del Vangelo». Il Copercom è tra i patrocinatori delle due manifestazioni, nate nel 2006 dall’intuizione della Società San Paolo e delle Figlie di San Paolo.

Nel tempo sono diventati due eventi di riferimento per chi opera nel mondo della comunicazione, facendo da cassa di risonanza del messaggio che ogni anno il Papa scrive in occasione della Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. Due decenni di incontri, dibattiti, spettacoli e momenti di formazione hanno fatto della Settimana e del Festival «non solo un’occasione per riflettere sulle sfide della comunicazione, ma anche un laboratorio di confronto tra diverse realtà ecclesiali, culturali e professionali».

In questi anni la Settimana della Comunicazione, con eventi organizzati in tutto il territorio nazionale, ha toccato temi fondamentali che vanno dalla ricerca della verità, in un contesto segnato dalle fake news, all’etica giornalistica, all’uso responsabile dei social, all’importanza di una narrazione empatica, fino a giungere alla necessità di «una comunicazione pienamente umana nell’era attuale dell’intelligenza artificiale».

«In un mondo sempre più dominato dall’informazione digitale e dal rapido progresso tecnologico – sottolineano suor Paola Fosson e don Giuseppe Lacerenza, coordinatori paolini della Settimana della Comunicazione –, questa iniziativa ha saputo mantenere il suo carattere profetico, proponendo una comunicazione ispirata ai valori della fraternità, della giustizia e della dignità umana, mettendo in evidenza l’importanza del ruolo dei comunicatori nel trasmettere speranza e costruire un linguaggio che non sia divisivo ma generativo».

Il momento clou della Settimana è il Festival della Comunicazione, evento itinerante che ogni anno fa tappa in una diversa diocesi italiana: una manifestazione animata da iniziative culturali, artistiche e spirituali. «Il Festival – si osserva – è un’occasione preziosa per creare sinergie tra le diverse realtà presenti nel territorio della diocesi, rafforzando la collaborazione e il senso di comunità».

L’edizione del 2025, organizzata nell’arcidiocesi di Fermo guidata dal vescovo Rocco Pennacchio, si pone l’obiettivo di analizzare le sfide etiche e professionali della comunicazione attuale nel solco del messaggio di Papa Francesco per la 59ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, dal titolo “Condividete con mitezza la speranza che sta nei vostri cuori (cfr 1Pt 3,15-16)”.

«In un tempo segnato da conflitti e disinformazione – evidenziano suor Fosson e don Lacerenza – riscoprire la comunicazione come servizio alla verità e alla speranza è un compito fondamentale per tutti. Per questo motivo il Papa chiede ai comunicatori – e a noi figli del beato Giacomo Alberione – di essere testimoni di speranza attraverso una comunicazione “capace di parlare al cuore” con empatia e rispetto della dignità di ogni essere umano. In questo senso, la comunicazione diventa un atto di carità, una forma di prossimità che permette di dare voce agli ultimi, di far emergere storie di speranza e di contrastare la cultura della disinformazione e dell’odio».

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