“Solidarietà e vicinanza” alla redazione del quotidiano “Il Tirreno” e ad alcuni suoi giornalisti per le “gravi minacce” subite. In un comunicato la presidente di Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) Toscana, Sara Bessi, parla di “un gravissimo, nuovo atto di intimidazione”.
Per Bessi “l’ennesimo tentativo di attaccare frontalmente la libera stampa di questo Paese è da considerarsi un’emergenza per la quale tutti i sinceri democratici, di qualsiasi colore e appartenenza politica e culturale, devono unirsi. Il pluralismo e la libertà di informazione, al pari delle fondamentali libertà di un Paese democratico, misura il livello di civiltà di una comunità”, sottolinea. “Oggi non possiamo che dirci disorientati e preoccupati per i ripetuti attacchi che gli operatori dell’informazione subiscono, sui social e non solo. Attacchi, minacce, intimidazioni che sono la misura del clima esasperato nel quale si rischia sempre più di sprofondare, se non siamo tutti insieme in grado di attivare i necessari anticorpi per frenare questa deriva”.
La presidente osserva che “l’informazione libera è un bene indisponibile di ogni Paese civile e che tale vuole rimanere. Nell’auspicio che sia fatta piena luce sull’episodio e nel ribadire la nostra vicinanza al direttore Stefano Tamburini e a tutti i colleghi del Tirreno, auspichiamo che nessuno sottovaluti o sminuisca la portata di queste vicende”.
“Come Ucsi continueremo a fare la nostra parte affinché il mestiere del giornalista sia tutelato, promosso e difeso nelle sue prerogative e non sia alla mercé di chiunque provi – in diversi modi e contesti – ad ammansirlo o addomesticarlo”, conclude Bessi.
Foto tratta dal sito di Ucsi nazionale